"Ciò che sto tentando di comunicarti non è qualcosa che mi è stato detto a parole, bensì una sorta di musica che ho ascoltato: è il suono creato dall'acqua che scorre, dal vento che soffia fra i pini, dal canto degli uccelli, dal silenzio della notte, dalla danza dei raggi di sole! È diffusa ovunque, ma si tratta di una musica: se non sei in grado di comprenderla, non riuscirai a capire ciò che dico, e continuerai a fraintendermi"
Qui è la lotta con se stesso del mare che nelle cale livide si torce si svelle dalla sua continuità, s’innalza, manda un fremito e ricade. Il mare, sai, mi associa al suo tormento, il mare viene, volge in fuga, viene, coniuga tempo e spazio in questa voce che soffre e prega rotta alle scogliere. Mario Luzi
Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale E ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino. Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio. Il mio dura tuttora, né più mi occorrono Le coincidenze, le prenotazioni, le trappole, gli scorni di chi crede che la realtà sia quella che si vede. Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio Non già perché con quattr’occhi forse si vede di più. Con te le ho scese perché sapevo che di noi due Le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate, erano le tue. E. Montale