triste pensiero ma di una verità disarmante. mi richiama alla mente altri pensieri :
Il trionfo della morte
"Non è ver che sia la morte Il peggior di tutti i mali È un sollievo dei mortali Che son stanchi di soffrir" Da Adriano in Siria di Pietro Metastasio
"Ed è il pensiero della morte che al fin aiuta a vivere" da Ultime cose di Umberto Saba
"Laudato si', mi' Signore, per sora nostra morte corporale, da la quale nullu homo vivente pò skappare:" Dal Cantico delle creature San Francesco d'Assisi
Anna Achmatova (1896-1966)
Tu verrai comunque perché dunque non ora? Ti attendo sono sfinita Ho spento il lume e aperto l'uscio a te, così semplice e prodigiosa. Prendi per questo l'aspetto che più ti aggrada irrompi come una palla avvelenata o insinuati furtiva come un freddo bandito o intossicami col delirio del tifo o con una storiella da te inventata e nota a tutti fino alla nausea che io veda la punta di un berretto turchino e il capopalazzo pallido di paura. Ora per me tutto è uguale turbina lo Enisej risplende la stella polare e annebbia un ultimo terrore l'azzurro bagliore di occhi addolorati
LA MORTE F. De André (1940-1999)
La morte verrà all'improvviso avrà le tue labbra e i tuoi occhi ti coprirà di un velo bianco addormentandosi al tuo fianco nell'ozio, nel sonno, in battaglia verrà senza darti avvisaglia la morte va a colpo sicuro non suona il corno né il tamburo.
Madonna che in limpida fonte ristori le membra stupende la morte no ti vedrà in faccia avrà il tuo seno e le tue braccia.
Prelati, notabili e conti sull'uscio piangeste ben forte chi ben condusse sua vita male sopporterà sua morte.
Straccioni che senza vergogna portaste il cilicio o la gogna partirvene non fu fatica perché la morte vi fu amica.
Guerrieri che in punto di lancia dal suol d'Oriente alla Francia di strage menaste gran vanto e fra i nemici il lutto e il pianto
davanti all'estrema nemica non serve coraggio o fatica non serve colpirla nel cuore perché la morte mai non muore.
'A livella Antonio de Curtis /Totò (1898-1967)
'A morte 'o ssaje ched''e?...è una livella. 'Nu rre, 'nu maggistrato, 'nu grand'ommo, trasenno stu canciello ha fatt' 'o punto c'ha perzo tutto, 'a vita e pure 'o nomme tu nun t'he fatto ancora chistu cunto?
beh ce ne sono a migliaia.. ho invaso il tuo spazio, simphony cara .. è un periodo.............................. ti voglio bene.. un sorriso un bacio un abbraccio . M.G.C
grazie emmegicci per aver riportato qui pensieri così belli e famosi.
AnnaV, che dire? l'aforisma di don Primo Mazzolari forse può apparire pessimistica, ma in fondo nasconde la consapevolezza che il "discendere" non è cosa buona, per cui nella morte vede una bontà solitamente poco visibile.
Mi pare un'affermazione abbastanza pessimistica...
RispondiEliminaSe c'è un decadimento fisico, infatti, può anche capitare che lo spirito si affini e diventi capace di raggiungere orizzonti infiniti...
triste pensiero ma di una verità disarmante.
RispondiEliminami richiama alla mente altri pensieri :
Il trionfo della morte
"Non è ver che sia la morte
Il peggior di tutti i mali
È un sollievo dei mortali
Che son stanchi di soffrir"
Da Adriano in Siria di Pietro Metastasio
"Ed è il pensiero
della morte che al fin aiuta a vivere"
da Ultime cose di Umberto Saba
"Laudato si', mi' Signore, per sora nostra morte corporale,
da la quale nullu homo vivente pò skappare:"
Dal Cantico delle creature San Francesco d'Assisi
Anna Achmatova (1896-1966)
Tu verrai comunque
perché dunque non ora?
Ti attendo
sono sfinita
Ho spento il lume e aperto l'uscio
a te, così semplice e prodigiosa.
Prendi per questo l'aspetto che più ti aggrada
irrompi come una palla avvelenata
o insinuati furtiva come un freddo bandito
o intossicami col delirio del tifo
o con una storiella da te inventata
e nota a tutti fino alla nausea
che io veda la punta di un berretto turchino
e il capopalazzo pallido di paura.
Ora per me tutto è uguale
turbina lo Enisej
risplende la stella polare
e annebbia un ultimo terrore
l'azzurro bagliore di occhi addolorati
LA MORTE
F. De André (1940-1999)
La morte verrà all'improvviso
avrà le tue labbra e i tuoi occhi
ti coprirà di un velo bianco
addormentandosi al tuo fianco
nell'ozio, nel sonno, in battaglia
verrà senza darti avvisaglia
la morte va a colpo sicuro
non suona il corno né il tamburo.
Madonna che in limpida fonte
ristori le membra stupende
la morte no ti vedrà in faccia
avrà il tuo seno e le tue braccia.
Prelati, notabili e conti
sull'uscio piangeste ben forte
chi ben condusse sua vita
male sopporterà sua morte.
Straccioni che senza vergogna
portaste il cilicio o la gogna
partirvene non fu fatica
perché la morte vi fu amica.
Guerrieri che in punto di lancia
dal suol d'Oriente alla Francia
di strage menaste gran vanto
e fra i nemici il lutto e il pianto
davanti all'estrema nemica
non serve coraggio o fatica
non serve colpirla nel cuore
perché la morte mai non muore.
'A livella
Antonio de Curtis /Totò (1898-1967)
'A morte 'o ssaje ched''e?...è una livella.
'Nu rre, 'nu maggistrato, 'nu grand'ommo,
trasenno stu canciello ha fatt' 'o punto
c'ha perzo tutto, 'a vita e pure 'o nomme
tu nun t'he fatto ancora chistu cunto?
beh ce ne sono a migliaia.. ho invaso il tuo spazio, simphony cara .. è un periodo..............................
ti voglio bene.. un sorriso un bacio un abbraccio .
M.G.C
grazie emmegicci per aver riportato qui pensieri così belli e famosi.
RispondiEliminaAnnaV, che dire? l'aforisma di don Primo Mazzolari forse può apparire pessimistica, ma in fondo nasconde la consapevolezza che il "discendere" non è cosa buona, per cui nella morte vede una bontà solitamente poco visibile.