" L'unico tiranno che accetto in questo mondo è la voce silenziosa dentro di me "- Gandhi
28 gennaio 2006
24 gennaio 2006
omaggio
Un omaggio gentile, un piccolo pensiero per il viandante che
voglia soffermarsi un po' qui da me.
"Dubita che le stelle siano fuoco, dubita che il sole si muova,
dubita che la verità sia mentitrice,
ma non dubitare mai del mio amore".
William Shakespeare
"Dubita che le stelle siano fuoco, dubita che il sole si muova,
dubita che la verità sia mentitrice,
ma non dubitare mai del mio amore".
William Shakespeare
22 gennaio 2006
18 gennaio 2006
padre oggi
Non so se capita anche ad altri di svegliarsi con un pensiero insistente e con la sensazione che quel pensiero sia il frutto di una lunga e solitaria riflessione notturna.
Un pensiero che, nato di soppiatto prima di addormentarsi, cresce e si sviluppa anche contro la tua volontà. Bisognerebbe addormentarsi senza ripensare alle persone care, senza rivedere i loro volti, ripercorrendo a volte le tappe significative della loro esistenza, che s’intreccia con la tua e non ti consente di poter dimenticare.
Un pensiero che, nato di soppiatto prima di addormentarsi, cresce e si sviluppa anche contro la tua volontà. Bisognerebbe addormentarsi senza ripensare alle persone care, senza rivedere i loro volti, ripercorrendo a volte le tappe significative della loro esistenza, che s’intreccia con la tua e non ti consente di poter dimenticare.
17 gennaio 2006
splinder
E' semplicemente pazzesco quello che accade in questi giorni con Splinder:
Come volevasi dimostrare!!!
Non leggo questo post...
- devo rifare continuamente il Log-in;
- leggo che qualcuno ha commentato, ma se clicco sui commenti non riesco a leggere quanto scritto;
- rispondo ugualmente, ma scompare anche il mio commento che però leggo in "preferiti";
- se leggo altri post e desidero lasciare un commento, mi dice di loggarmi ancora e poi ancora e poi...
Sinceramente non so se a riuscirò a postare quanto sto scrivendo in questo momento.
In tal caso, ne approfitterei per salutare da qui tutti gli amici, sperando che sia un problema di breve durata.
Buona giornata a tutti i passanti!
Come volevasi dimostrare!!!
Non leggo questo post...
- devo rifare continuamente il Log-in;
- leggo che qualcuno ha commentato, ma se clicco sui commenti non riesco a leggere quanto scritto;
- rispondo ugualmente, ma scompare anche il mio commento che però leggo in "preferiti";
- se leggo altri post e desidero lasciare un commento, mi dice di loggarmi ancora e poi ancora e poi...
Sinceramente non so se a riuscirò a postare quanto sto scrivendo in questo momento.
In tal caso, ne approfitterei per salutare da qui tutti gli amici, sperando che sia un problema di breve durata.
Buona giornata a tutti i passanti!
Etichette:
mix
13 gennaio 2006
Non cercherò
Non cercherò più l’ Amore,
incontrandolo all’ improvviso
lo respingerei
con tutte le energie,
dovessi annegare il mio cuore.
Rotolerò nella solitudine,
giocando con l’ illusione dei sogni,
assorbendo l’ essenza dei loro colori,
atti a ricostituire la mia anima.
Volterò le spalle all’ amore,
non risponderò al suo richiamo,
nessun rimpianto per
ciò che avrebbe potuto essere,
solo una lacrima per ciò che è stato.
incontrandolo all’ improvviso
lo respingerei
con tutte le energie,
dovessi annegare il mio cuore.
Rotolerò nella solitudine,
giocando con l’ illusione dei sogni,
assorbendo l’ essenza dei loro colori,
atti a ricostituire la mia anima.
Volterò le spalle all’ amore,
non risponderò al suo richiamo,
nessun rimpianto per
ciò che avrebbe potuto essere,
solo una lacrima per ciò che è stato.
12 gennaio 2006
la voce del mare
Mi piacerebbe ascoltare solo la musica della natura.
Sì, oggi credo che ascolterei volentieri la voce del mare, unita al suo odore, ai suoi colori, lontana da ogni voce che rappresenti una contaminazione...
Sì, oggi credo che ascolterei volentieri la voce del mare, unita al suo odore, ai suoi colori, lontana da ogni voce che rappresenti una contaminazione...
11 gennaio 2006
Hubble
I naviganti pare abbiano una nuova compagna, saranno
meno soli nelle lunghe notti.
meno soli nelle lunghe notti.
Etichette:
curiosando
10 gennaio 2006
Ode ad una notte d'inverno
Quando l'oblio cresce come una colomba,
ti ricordo e il vento implacabile
grida tra gli alberi e penetra all'improvviso,
dalla nera gola del camino.
Arde il fuoco, lento e la solitudine sorpresa
va verso i suoi rotti alveari,
alta tra questi nostalgici arcani.
L'anima cerca calore tra gli antichi e divorati libri,
nel passaggio fuggitivo tra l'atrocità della terra;
e tanto ti ho amato che mi sembra dolce il passato,
le piogge e il freddo del tempo.
Guardo il mio sembiante qui con me, silenzioso e dritto,
e senza paura plasmo il mio pensiero su queste fiamme
se per caso muoio curando il fuoco, questa notte,
l'eternità e il mistero magico
dei miei antenati - io stesso- in piedi e soli
attorno a me.
e senza paura plasmo il mio pensiero su queste fiamme
se per caso muoio curando il fuoco, questa notte,
l'eternità e il mistero magico
dei miei antenati - io stesso- in piedi e soli
attorno a me.
E sistemo i miei gravi e aridi capelli,
la nuvola indifferente e ondulante;
nulla del nulla più chiuso e il desiderare,
nell'amare senza desiderio.
E penso a te, sognato, ed è mattino.
Ricardo E. Molinari
Etichette:
autori
09 gennaio 2006
Pensieri scombinati
Girando qui e là per la blogosfera, leggo malumori, delusioni, calcoli di counter e di commenti.
Qualcuno se la prende molto a cuore e scrive che sarebbe tentato di chiudere.
Altri affermano cose che hanno il sapore del veleno.
Personalmente mi chiedo il perché ho cominciato a scrivere e, rispondendo a questa domanda, dico che poco importa se ci sono molti visitatori, se ci sono molti commenti.
08 gennaio 2006
mi ricopro di musica
Sto tentando di bloccare l’ondata di tristezza che lentamente mi si rovescia addosso.
Non chiedermi perché lo faccio, non chiedermi perché la sento arrivare.
So che è lì, pronta a sommergermi, a rovesciarmi, a trascinarmi via nel vortice di sabbia, acqua, detriti.
Tento di aggrapparmi a qualcosa, un tentativo disperato per non cedere.
E questo cielo scuro, questo grigio che penetra nell’anima insieme con il gelo di questo giorno di gennaio, sono la tela e i colori di un quadro che dipingo con pennellate dell’anima.
Sono tentata di cedere completamente, forse mi farà bene, forse troverò nuove energie.
Pigramente mi alzo, scosto le tende, uno sguardo distratto ai passanti, al cielo livido, ai rami di pino che ondeggiano lenti.
C’è tanto silenzio intorno, solo una gatta in amore miagola nascosta in giardino; anche i miei passi sono leggeri, sembro scivolare per casa. Mi sorprendo ad osservare un’immagine allo specchio, non la riconosco, non sono io, non so chi sia.
Oppure sono le mie sembianze vere, quelle che normalmente non vedo.
Ma quegli occhi così pensosi, così improvvisamente scuri e profondi mi fanno un certo effetto, mi scrutano a fondo, ne ho quasi timore.
Distolgo lo sguardo, accendo lo stereo e, a volume bassissimo, ascolto gregoriano.
Mi metto in poltrona, mi ricopro di musica…
Sento salire qualcosa alla gola, il cuore sembra stia per esplodere, le gambe e le braccia non mi appartengono più; chiudo gli occhi e scivolo via con la musica, consapevole che questo senso di spossato benessere sarà anche troppo breve.
Non chiedermi perché lo faccio, non chiedermi perché la sento arrivare.
So che è lì, pronta a sommergermi, a rovesciarmi, a trascinarmi via nel vortice di sabbia, acqua, detriti.
Tento di aggrapparmi a qualcosa, un tentativo disperato per non cedere.
E questo cielo scuro, questo grigio che penetra nell’anima insieme con il gelo di questo giorno di gennaio, sono la tela e i colori di un quadro che dipingo con pennellate dell’anima.
Sono tentata di cedere completamente, forse mi farà bene, forse troverò nuove energie.
Pigramente mi alzo, scosto le tende, uno sguardo distratto ai passanti, al cielo livido, ai rami di pino che ondeggiano lenti.
C’è tanto silenzio intorno, solo una gatta in amore miagola nascosta in giardino; anche i miei passi sono leggeri, sembro scivolare per casa. Mi sorprendo ad osservare un’immagine allo specchio, non la riconosco, non sono io, non so chi sia.
Oppure sono le mie sembianze vere, quelle che normalmente non vedo.
Ma quegli occhi così pensosi, così improvvisamente scuri e profondi mi fanno un certo effetto, mi scrutano a fondo, ne ho quasi timore.
Distolgo lo sguardo, accendo lo stereo e, a volume bassissimo, ascolto gregoriano.
Mi metto in poltrona, mi ricopro di musica…
Sento salire qualcosa alla gola, il cuore sembra stia per esplodere, le gambe e le braccia non mi appartengono più; chiudo gli occhi e scivolo via con la musica, consapevole che questo senso di spossato benessere sarà anche troppo breve.
07 gennaio 2006
la speranza
“O abbiamo la speranza in noi, o non l'abbiamo; è una
dimensione dell'anima, e non dipende da una particolare
osservazione del mondo o da una stima della situazione.
La speranza non è una predizione, ma un orientamento
dello spirito e del cuore; trascende il mondo che viene
immediatamente sperimentato, ed è ancorata da qualche
parte al di là dei suoi orizzonti.”
Vaclay Havel
La speranza mi ha guidata e sostenuta per tutto il periodo
natalizio.
Era l’ossigeno per la mente, era la forza per i muscoli,
era il sorriso da stampare sul viso, era la scolorina per
cancellare la paura dallo sguardo.
Oggi mi sento sollevata, posso riprendere a sorridere senza
finzioni.
Dal profondo del cuore, sento di dover ringraziare Dio.
Non so trovare le parole giuste per farlo, ma lascio che mi
guardi nel cuore e legga tutta la mia gratitudine.
dimensione dell'anima, e non dipende da una particolare
osservazione del mondo o da una stima della situazione.
La speranza non è una predizione, ma un orientamento
dello spirito e del cuore; trascende il mondo che viene
immediatamente sperimentato, ed è ancorata da qualche
parte al di là dei suoi orizzonti.”
Vaclay Havel
La speranza mi ha guidata e sostenuta per tutto il periodo
natalizio.
Era l’ossigeno per la mente, era la forza per i muscoli,
era il sorriso da stampare sul viso, era la scolorina per
cancellare la paura dallo sguardo.
Oggi mi sento sollevata, posso riprendere a sorridere senza
finzioni.
Dal profondo del cuore, sento di dover ringraziare Dio.
Non so trovare le parole giuste per farlo, ma lascio che mi
guardi nel cuore e legga tutta la mia gratitudine.
Etichette:
aforismi,
arte,
il mio cantuccio
05 gennaio 2006
Se avess'io
Se avess'io levità di una fanciulla
invece di codesto, torturato,
pesantissimo cuore e conoscessi
la purezza delle acque come fossi
entro raccolta in miti-sacrifici,
spoglierei questa insipida memoria
per immergermi in te, fatto mio uomo.
Io ti debbo i racconti piu fruttuosi
della mia terra che non dà mai spiga.
e ti debbo parole come l'ape
deve miele al suo fiore.Perchè t'amo
caro, da sempre, prima dell'inferno
prima del paradiso, prima ancora
che io fossi buttata nell'argilla
del mio pavido corpo. Amore mio
quanto pesante è adducerti il mio carro
che io guido nel giorno dell'arsura
alle tue mille bocche di ristoro !
Alda Merini
Etichette:
autori
Iscriviti a:
Post (Atom)