Dieci per cento in meno di spese per Natale. Meno panettone. Meno viaggi sulla neve o al caldo. Così dicono i sondaggi, pubblicati da esercenti che di certo erano interessati a evitare quel calo.
Colpa dell’euro, colpa del governo, colpa dei cattivi negozianti, dei produttori di materie prime, o dei mercati internazionali. Colpa di su e colpa di giù. Dovremo dedurre anche da questi dati che l’italiano, come han detto i giornali americani accogliendo il presidente Napolitano, sta un poco depresso? In che cosa consiste la 'depressione' italiana bisogna comprenderlo bene.
" L'unico tiranno che accetto in questo mondo è la voce silenziosa dentro di me "- Gandhi
20 dicembre 2008
06 dicembre 2008
vergine madre
Ecco uno scrittore non teologo, non ecclesiastico, non santo, entrato in quella che è la liturgia della chiesa, nei vespri della Beata Vergine Maria.
Sono le poche parole "figlia del tuo Figlio" che racchiudono in modo meraviglioso tutta la teologia della creazione, dell'incarnazione, della redenzione.
Bellissimi versi che realmente fanno credere che al sommo poeta sian stati ispirati direttamente da Dio.
Sono le poche parole "figlia del tuo Figlio" che racchiudono in modo meraviglioso tutta la teologia della creazione, dell'incarnazione, della redenzione.
Bellissimi versi che realmente fanno credere che al sommo poeta sian stati ispirati direttamente da Dio.
25 novembre 2008
Passato
I ricordi, queste ombre troppo lunghe
del nostro breve corpo,
questo strascico di morte
che noi lasciamo vivendo
i lugubri e durevoli ricordi,
eccoli già apparire:
melanconici e muti
fantasmi agitati da un vento funebre.
E tu non sei più che un ricordo.
Sei trapassata nella mia memoria.
Ora sì, posso dire che
che m'appartieni
e qualche cosa fra di noi è accaduto
irrevocabilmente.
Tutto finì, così rapito!
Precipitoso e lieve
il tempo ci raggiunse.
Di fuggevoli istanti ordì una storia
ben chiusa e triste.
Dovevamo saperlo che l'amore
brucia la vita e fa volare il tempo.
V. Cardarelli
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19 novembre 2008
In me
In me c’è qualcosa di rotto.
Sono come l’orologio che si ferma
poco dopo averlo caricato,
come il piatto incrinato che non torna
nuovo se anche
lo incolli con cura.
In me c’è qualcosa di schiacciato.
Sono come il tubetto di dentifricio
quando nulla ne esce
se anche lo premi,
come la pallina da ping-pong ammaccata
che non può tenere più in gioco
nemmeno un buon giocatore.
Ci sono oggetti distrutti e schiacciati
dal principio, senza motivo, in me:
l’ombrello che non sta aperto, il violino
fuori uso e i sandali coi cinturini rotti,
il rubinetto intasato, il flauto
sfiatato, la lampada consumata.
Eppure non mi perdo di morale,
l’ira non mi trascina, né mi tormento
come una volta, anzi mi auguro
di potermi riempire
di quelle cose inutili,
restando distrutto e schiacciato,
in questo trovando il mio orgoglio.
Kikuo Takano
Sono come l’orologio che si ferma
poco dopo averlo caricato,
come il piatto incrinato che non torna
nuovo se anche
lo incolli con cura.
In me c’è qualcosa di schiacciato.
Sono come il tubetto di dentifricio
quando nulla ne esce
se anche lo premi,
come la pallina da ping-pong ammaccata
che non può tenere più in gioco
nemmeno un buon giocatore.
Ci sono oggetti distrutti e schiacciati
dal principio, senza motivo, in me:
l’ombrello che non sta aperto, il violino
fuori uso e i sandali coi cinturini rotti,
il rubinetto intasato, il flauto
sfiatato, la lampada consumata.
Eppure non mi perdo di morale,
l’ira non mi trascina, né mi tormento
come una volta, anzi mi auguro
di potermi riempire
di quelle cose inutili,
restando distrutto e schiacciato,
in questo trovando il mio orgoglio.
Kikuo Takano
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14 novembre 2008
Novembre
Ecco una canzone di Giusy Ferreri che mi piace molto per il testo, il ritmo, la voce particolarissima e la sottile ironia interpretativa.
Ho difeso le mie scelte io ho
creduto nelle attese io ho
saputo dire spesso di no
con te non ci riuscivo.
Ho indossato le catene io ho
i segni delle pene lo so
che non volendo ricorderò
quel pugno nello stomaco.
Ho difeso le mie scelte io ho
creduto nelle attese io ho
saputo dire spesso di no
con te non ci riuscivo.
Ho indossato le catene io ho
i segni delle pene lo so
che non volendo ricorderò
quel pugno nello stomaco.
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02 novembre 2008
la morte buona
Durare è peggiorare.
Capisco adesso perché la morte è buona: mette fine al discendere.
Primo Mazzolari
Capisco adesso perché la morte è buona: mette fine al discendere.
Primo Mazzolari
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01 novembre 2008
la tovaglia
Le dicevano: - Bambina!
che tu non lasci mai stesa,
dalla sera alla mattina,
ma porta dove l'hai presa,
la tovaglia bianca, appena
ch'è terminata la cena!
Bada, che vengono i morti!
i tristi, i pallidi morti!
che tu non lasci mai stesa,
dalla sera alla mattina,
ma porta dove l'hai presa,
la tovaglia bianca, appena
ch'è terminata la cena!
Bada, che vengono i morti!
i tristi, i pallidi morti!
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28 ottobre 2008
sarà vero?
"E quando poi davanti a te si apriranno tante strade e non saprai quale prendere, non imboccarne una a caso, ma siediti e aspetta. Respira con la profondità fiduciosa con cui hai respirato il giorno in cui sei venuta al mondo, senza farti distrarre da nulla, aspetta e aspetta ancora. Stai ferma, in silenzio, e ascolta il tuo cuore. Quando poi ti parla, alzati e và dove lui ti porta."
Susanna Tamaro
Susanna Tamaro
Il dubbio - Mariano Chelo
10 settembre 2008
paura di...
Proseguendo il mio cammino, inceppando qua e là, annaspando su mezze verità e molte delusioni, penso che sia opportuno fare il vuoto dentro.
Penso sia utile azzerare le conoscenze pregresse, pur non dimenticandole.
Cancellare quello che è fuori di me e che in vario modo ha influito sul mio pensiero.
Ripartire dall'ascolto dei miei bisogni per scoprire se vi siano strade nuove, strade inesplorate atte al raggiungimento di qualcosa.
Già, ma cosa?!
E' così grande lo spazio fuori di me che vorrei spiccare il volo.
Ma la stessa immensità mi fa rattrappire, mi spaventa.
Rimango immobile, sospesa nel vuoto: l'anima vorrebbe lanciarsi,
ma il corpo si aggrappa alla roccia.
Penso sia utile azzerare le conoscenze pregresse, pur non dimenticandole.
Cancellare quello che è fuori di me e che in vario modo ha influito sul mio pensiero.
Ripartire dall'ascolto dei miei bisogni per scoprire se vi siano strade nuove, strade inesplorate atte al raggiungimento di qualcosa.
Già, ma cosa?!
E' così grande lo spazio fuori di me che vorrei spiccare il volo.
Ma la stessa immensità mi fa rattrappire, mi spaventa.
Rimango immobile, sospesa nel vuoto: l'anima vorrebbe lanciarsi,
ma il corpo si aggrappa alla roccia.
20 giugno 2008
23 maggio 2008
10 maggio 2008
associazioni mentali
Vi è mai capitato di fare associazioni mentali inaspettate?
Credo di sì!
Non intendo scomodare Locke con la sua Associazione di idee, né addentrarmi in disquisizioni filosofiche sul perché i criteri con cui i pensieri vengono formulati siano diversi da quelli usati nell’espressione verbale delle idee.
Le idee vengono legate le une alle altre in modo apparentemente illogico, per caso, per consuetudine, o secondo criteri complessi.
Quando un’idea viene alla mente essa ne richiama immediatamente un’altra attraverso questi legami.
Credo di sì!
Non intendo scomodare Locke con la sua Associazione di idee, né addentrarmi in disquisizioni filosofiche sul perché i criteri con cui i pensieri vengono formulati siano diversi da quelli usati nell’espressione verbale delle idee.
Le idee vengono legate le une alle altre in modo apparentemente illogico, per caso, per consuetudine, o secondo criteri complessi.
Quando un’idea viene alla mente essa ne richiama immediatamente un’altra attraverso questi legami.
06 maggio 2008
06 aprile 2008
23 marzo 2008
Resurrezione
Suono di campane,
voce che trasvola sul mondo,
canto che piove dal cielo sulla terra,
nella città sorda e irrequieta,
e nel silenzio dei colli
ove, nel pallore argenteo,
le bacche d'olivo maturano il dono di pace.
Suono che viene a te,
quale alleluia pasquale,
a offrirti la gioia di ogni primavera,
a chiamarti alla rinascita;
a dirti che la terra rifiorisce
se il tuo cuore si aprirà come un boccio,
che ripete un gesto d'amore e di speranza,
levando il mite ramoscello
in questa chiara alba di risurrezione!
G. D'Annunzio
voce che trasvola sul mondo,
canto che piove dal cielo sulla terra,
nella città sorda e irrequieta,
e nel silenzio dei colli
ove, nel pallore argenteo,
le bacche d'olivo maturano il dono di pace.
Suono che viene a te,
quale alleluia pasquale,
a offrirti la gioia di ogni primavera,
a chiamarti alla rinascita;
a dirti che la terra rifiorisce
se il tuo cuore si aprirà come un boccio,
che ripete un gesto d'amore e di speranza,
levando il mite ramoscello
in questa chiara alba di risurrezione!
G. D'Annunzio
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18 marzo 2008
per il mattino di pasqua
Io vorrei donare una cosa
al Signore,
ma non so che cosa.
Andrò in giro per le strade
e mi fermerò soprattutto
coi bambini
a giocare in periferia,
e poi lascerò un fiore
ad ogni finestra dei poveri
e saluterò chiunque incontrerò
per via.
E poi suonerò con le mie mani
le campane sulla torre.
Andrò nel bosco questa notte
e abbraccerò gli alberi
e starò in ascolto dell'usignolo,
quell'usignolo che canta
sempre solo
da mezzanotte all'alba.
E poi andrò a lavarmi nel fiume
e all'alba passerò sulle porte
di tutti i miei fratelli
e dirò a ogni casa: - Pace.!
al Signore,
ma non so che cosa.
Andrò in giro per le strade
e mi fermerò soprattutto
coi bambini
a giocare in periferia,
e poi lascerò un fiore
ad ogni finestra dei poveri
e saluterò chiunque incontrerò
per via.
E poi suonerò con le mie mani
le campane sulla torre.
Andrò nel bosco questa notte
e abbraccerò gli alberi
e starò in ascolto dell'usignolo,
quell'usignolo che canta
sempre solo
da mezzanotte all'alba.
E poi andrò a lavarmi nel fiume
e all'alba passerò sulle porte
di tutti i miei fratelli
e dirò a ogni casa: - Pace.!
David Maria Turoldo
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17 marzo 2008
L'olivo Benedetto
Lo sai, che su tutti gli altari,
oggi benedicon l'olivo?
Domenica dell'olivo:
domenica di pace!
Andiamo, vecchio: entriamo...
La chiesa è ne' tuoi passi:
che lì, se non altro, si tace...
Chiedine un piccolo ramo,
di quell'olivo di pace:
portalo a casa con te.
Portalo teco, sul cuore;
portalo con sereno ciglio.
Danne una ciocca a tua moglie
e una ciocca a tuo figlio.
Fa come un tempo la madre
tua, benedetta, faceva con te...
Pietro Mastri
oggi benedicon l'olivo?
Domenica dell'olivo:
domenica di pace!
Andiamo, vecchio: entriamo...
La chiesa è ne' tuoi passi:
che lì, se non altro, si tace...
Chiedine un piccolo ramo,
di quell'olivo di pace:
portalo a casa con te.
Portalo teco, sul cuore;
portalo con sereno ciglio.
Danne una ciocca a tua moglie
e una ciocca a tuo figlio.
Fa come un tempo la madre
tua, benedetta, faceva con te...
Pietro Mastri
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08 marzo 2008
donna
Chi prova pietà per la donna, la disprezza.
Chi le attribuisce la colpa dei mali della società, la opprime.
Chi crede che la bontà di lei dipenda solo dalla propria bontà e che la sua malvagità dipenda solo dalla propria, è uno spudorato.
Ma colui che accetta la donna come Dio l'ha fatta, le rende giustizia.
Kahlil Gibran
La Pudicizia - Antonio Corradini
Chi le attribuisce la colpa dei mali della società, la opprime.
Chi crede che la bontà di lei dipenda solo dalla propria bontà e che la sua malvagità dipenda solo dalla propria, è uno spudorato.
Ma colui che accetta la donna come Dio l'ha fatta, le rende giustizia.
Kahlil Gibran
La Pudicizia - Antonio Corradini
05 marzo 2008
15 febbraio 2008
Ricordo
Non lascio che neanche un singolo fantasma
del ricordo svanisca con le nuvole,
ed è la mia perenne consapevolezza del
passato che causa a volte il mio dolore.
Ma se dovessi scegliere tra gioia e dolore,
non scambierei i dolori del mio cuore
con le gioie del mondo intero.
Kahlil Gibran "Self-Portrait"
del ricordo svanisca con le nuvole,
ed è la mia perenne consapevolezza del
passato che causa a volte il mio dolore.
Ma se dovessi scegliere tra gioia e dolore,
non scambierei i dolori del mio cuore
con le gioie del mondo intero.
Kahlil Gibran "Self-Portrait"
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05 febbraio 2008
03 febbraio 2008
Il mio silenzio
Munch - L'urlo |
Ho voglia di urlare!
Ho bisogno di urlare!
Non ho voce.
Il mio silenzio è assordante.
E la mente scoppia...
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arte,
il mio cantuccio
18 gennaio 2008
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