" L'unico tiranno che accetto in questo mondo è la voce silenziosa dentro di me "- Gandhi
30 giugno 2005
29 giugno 2005
24 giugno 2005
23 giugno 2005
Blues in memoria
Fermate tutti gli orologi, isolate il telefono,
fate tacere il cane con un osso succulento,
chiudete i pianoforti, e tra un rullio smorzato
portate fuori il feretro, si accostino i dolenti.
incrocino aeroplani lamentosi lassù e
scrivano sul cielo il messaggio: lui è morto,
allacciate nastri di crespo al collo bianco dei piccioni,
i vigili si mettano guanti di tela nera.
lui era il mio nord, il mio sud, il mio est ed ovest,
la mia settimana di lavoro e il mio riposo la domenica,
il mio mezzodì, la mezzanotte, la mia lingua, il mio canto;
pensavo che l’amore fosse eterno: e avevo torto.
non servon più le stelle: spegnetele anche tutte,
imballate la luna, smontate pure il sole,
svuotatemi l’oceano e sradicate il bosco,
perché ormai più nulla può giovare.
Wystan Hugh Auden
fate tacere il cane con un osso succulento,
chiudete i pianoforti, e tra un rullio smorzato
portate fuori il feretro, si accostino i dolenti.
incrocino aeroplani lamentosi lassù e
scrivano sul cielo il messaggio: lui è morto,
allacciate nastri di crespo al collo bianco dei piccioni,
i vigili si mettano guanti di tela nera.
lui era il mio nord, il mio sud, il mio est ed ovest,
la mia settimana di lavoro e il mio riposo la domenica,
il mio mezzodì, la mezzanotte, la mia lingua, il mio canto;
pensavo che l’amore fosse eterno: e avevo torto.
non servon più le stelle: spegnetele anche tutte,
imballate la luna, smontate pure il sole,
svuotatemi l’oceano e sradicate il bosco,
perché ormai più nulla può giovare.
Wystan Hugh Auden
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22 giugno 2005
alla luna
E’ così difficile cancellare la tua carezza sul suo corpo, luna?
Compagna silenziosa e complice di una veglia segreta,
allunga, ti prego, le tue lunghe dita sui miei occhi,
rubami i sogni racchiusi tra le ciglia, strappa le dolci
immagini di lui custodite con cura dalle palpebre.
I tuoi freddi baci, luna, attenuino il ricordo delle sue labbra…
Compagna silenziosa e complice di una veglia segreta,
allunga, ti prego, le tue lunghe dita sui miei occhi,
rubami i sogni racchiusi tra le ciglia, strappa le dolci
immagini di lui custodite con cura dalle palpebre.
I tuoi freddi baci, luna, attenuino il ricordo delle sue labbra…
21 giugno 2005
20 giugno 2005
ci penserò domani...
Rieccomi...
Un grazie sincero ai viandanti che si sono fermati a leggere e riprendo il cammino...
Scarto l'idea di parlare di qualcosa che mi fa star male, ma non perchè voglia fare lo struzzo; è che sono allibita di fronte al propagarsi della violenza e al fatto che spesso, troppo spesso, si rimanga indifferenti... ispirandomi a "Via col vento" borbotto: ci penserò domani!
Un grazie sincero ai viandanti che si sono fermati a leggere e riprendo il cammino...
Scarto l'idea di parlare di qualcosa che mi fa star male, ma non perchè voglia fare lo struzzo; è che sono allibita di fronte al propagarsi della violenza e al fatto che spesso, troppo spesso, si rimanga indifferenti... ispirandomi a "Via col vento" borbotto: ci penserò domani!
11 giugno 2005
Vacanza
Lascio per qualche giorno questo angolino.
Non sarà una vera vacanza, ma una pausa di necessità.
Ma tanto vale, giocare con le parole anche oggi...
Vado
Allargando le braccia
Come
Aliante
Nello spazio
Zigzagando.
Arrivederci!
Non sarà una vera vacanza, ma una pausa di necessità.
Ma tanto vale, giocare con le parole anche oggi...
Vado
Allargando le braccia
Come
Aliante
Nello spazio
Zigzagando.
Arrivederci!
10 giugno 2005
L'ape annerita
leggenda greca -Rodi
In principio l'ape era bianca come il cotone, ma più tardi il diavolo le cambiò il colore.
Era il tempo in cui Adamo conobbe la prima volta Eva, la sua donna, e perchè la conoscesse, il diavolo gli venne in aiuto... Quando l'ape vide il peccato commesso dalla prima creatura, ritenne di far bene a volare da Dio per dargliene notizia.
Era il tempo in cui Adamo conobbe la prima volta Eva, la sua donna, e perchè la conoscesse, il diavolo gli venne in aiuto... Quando l'ape vide il peccato commesso dalla prima creatura, ritenne di far bene a volare da Dio per dargliene notizia.
Il diavolo, che indovinò il suo proposito, non perdette tempo: Impugnò una fiaccola accesa e la seguì per imedirglielo. Ma l'ape fu sfiorata soltanto dall'orlo della fiamma, e ne rimase appena un pochino annerita, così com'è ancor oggi.
Dio volle premiare la sua buona volontà e ordinò all'uomo di fabbricare le candele per la chiesa soltanto con la cera prodotta da lei. L'ape aveva dimostrato d'essere migliore degli altri; perciò anche la sua cera viene considerata fra le materie più nobili.
Dio volle premiare la sua buona volontà e ordinò all'uomo di fabbricare le candele per la chiesa soltanto con la cera prodotta da lei. L'ape aveva dimostrato d'essere migliore degli altri; perciò anche la sua cera viene considerata fra le materie più nobili.
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09 giugno 2005
la tela del ragno
Ho cancellato in un colpo le rime sgorgate dal cuore: non erano poesia.
Ho provato a riscrivere sospinta dalla nuova tempesta, ma mi sono fermata ad ascoltare il vento: era la preghiera dei rami piegati.Era la mia muta preghiera.Tace il labbro, sussurra il cuore che accelera il suo pulsare nel petto, confusa è la ragione.
Con occhi distratti, seguo un filo di seta che brilla controluce: una ragno tesse la sua mirabile tela.
Potrei distogliere lo sguardo e volar via.Incauta e cosciente mi avvolgo nella tela: aspetto.
Ho provato a riscrivere sospinta dalla nuova tempesta, ma mi sono fermata ad ascoltare il vento: era la preghiera dei rami piegati.Era la mia muta preghiera.Tace il labbro, sussurra il cuore che accelera il suo pulsare nel petto, confusa è la ragione.
Con occhi distratti, seguo un filo di seta che brilla controluce: una ragno tesse la sua mirabile tela.
Potrei distogliere lo sguardo e volar via.Incauta e cosciente mi avvolgo nella tela: aspetto.
08 giugno 2005
L'anima dell'uomo
Somiglia all’acqua, l’anima dell’uomo.
Scende dal cielo,
Risale al cielo,
Poi, nuovamente, è forza che ricada
Sovra la terra,
In susseguirsi di vicenda eterna.
Sgorga dall’alto strapiombo
Di rocciosa parete,
Lo zampillo purissimo; e, dissolto
Amabilmente in polverio di stille,
Come ondeggiar di nuvola digrada
Come ondeggiar di nuvola digrada
Giù per la rupe liscia, che gli rende
Un tocco lieve: e con fruscio sommesso,
Fluendo avanza, in volitar di veli
Un tocco lieve: e con fruscio sommesso,
Fluendo avanza, in volitar di veli
Verso il profondo.
Ma s’impennan di contro alla caduta
Erti cinghi di roccia:
Spumeggia, allor, furente
Di balzo in balzo
Giù nell’abisso:
Poi, dentro il pianeggiante alveo percorre,
Placido fiume, la valle prativa;
S’apre in un lago; e nel tranquillo specchio
Bagnano il volto gli astri tutti quanti.
Ora, corteggia il vento
Graziosamente l’onde;
Ora, agitando i più profondi gorghi,
Ne trae schiumar di flutti.
Come all’acqua somigli, anima umana!
E tu, sorte dell’uomo,
Come somigli al vento!
Wolfango Goethe
Ma s’impennan di contro alla caduta
Erti cinghi di roccia:
Spumeggia, allor, furente
Di balzo in balzo
Giù nell’abisso:
Poi, dentro il pianeggiante alveo percorre,
Placido fiume, la valle prativa;
S’apre in un lago; e nel tranquillo specchio
Bagnano il volto gli astri tutti quanti.
Ora, corteggia il vento
Graziosamente l’onde;
Ora, agitando i più profondi gorghi,
Ne trae schiumar di flutti.
Come all’acqua somigli, anima umana!
E tu, sorte dell’uomo,
Come somigli al vento!
Wolfango Goethe
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07 giugno 2005
06 giugno 2005
05 giugno 2005
Ascolta il passo breve
Ascolta, il passo breve delle cose
- assai più breve delle tue finestre -
quel respiro che esce dal tuo sguardo
chiama un nome immediato: la tua donna.
E' fatta di ombra e ciclamini,
ti chiede il tuo mistero
e tu non lo sai dare.
Con le mani
sfiori profili di una lunga serie di segni
che si chiamano rime.
Sotto, credi,
c'è presenza vera di foglie;
un incredibile cammino
che diventa una meta di coraggio.
Alda Merini
Franco Accornero
- assai più breve delle tue finestre -
quel respiro che esce dal tuo sguardo
chiama un nome immediato: la tua donna.
E' fatta di ombra e ciclamini,
ti chiede il tuo mistero
e tu non lo sai dare.
Con le mani
sfiori profili di una lunga serie di segni
che si chiamano rime.
Sotto, credi,
c'è presenza vera di foglie;
un incredibile cammino
che diventa una meta di coraggio.
Alda Merini
Franco Accornero
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04 giugno 2005
Poiché l'alba si accende
Poiché l'alba si accende, ed ecco l'aurora,
poiché, dopo avermi a lungo fuggito, la speranza consente
a ritornare a me che la chiamo e l'imploro,
poiché questa felicità consente ad esser mia,
facciamola finita coi pensieri funesti,
basta con i cattivi sogni, ah! soprattutto
basta con l'ironia e le labbra strette
e parole in cui uno spirito senz'anima trionfava.
poiché, dopo avermi a lungo fuggito, la speranza consente
a ritornare a me che la chiamo e l'imploro,
poiché questa felicità consente ad esser mia,
facciamola finita coi pensieri funesti,
basta con i cattivi sogni, ah! soprattutto
basta con l'ironia e le labbra strette
e parole in cui uno spirito senz'anima trionfava.
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03 giugno 2005
Quando il male
01 giugno 2005
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