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22 febbraio 2010

L'assiuolo

In questo componimento poetico, Pascoli vuole esprimere l’incombere dei ricordi e della morte, che impedisce al poeta di godere pienamente la magia di una notte di luna perché è avvolto dal mistero e dall’angoscia della morte.
La voce dell'assiuolo, il suo chiù, inzialmente sembra di passaggio, ma di strofa in strofa diventa più angoscioso, fino ad arrivare a un pianto di morte che gli fa emergere ricordi tristi e tormentati.
Il verso dell'uccello notturno sembra quasi la voce del suo cuore angosciato.

Dov’era la luna? ché il cielo 

notava in un’alba di perla,
ed ergersi il mandorlo e il melo 
parevano a meglio vederla.
Venivano soffi di lampi
da un nero di nubi laggiù;
veniva una voce dai campi:
chiù...

02 ottobre 2009

non violenza

2 ottobre: giornata internazionale della non violenza, promossa dall'Onu

 «Meglio essere violenti se c'è violenza nel nostro cuore, che mettersi il mantello della non violenza per mascherare la debolezza.»                                

                                      Mahatma Gandhi

20 settembre 2009

Il regalo più grande


Voglio farti un regalo
Qualcosa di dolce
Qualcosa di raro
Non un comune regalo
Di quelli che hai perso
O mai aperto
O lasciato in treno

15 settembre 2009

madre terra

Più passa il tempo e più la mia mente si confonde, si perde.
Lavora silenziosa rifuggendo la parola.
E, per quanto inspiegabile possa apparire, impone al corpo di muoversi e di stancarsi.
Attraverso la stanchezza fisica essa accarezza la speranza di oblio.
Così, nonostante la mia inesperienza, mi sono data anche al lavoro dei campi.
Un'esperienza di fatica, di sole, di caldo, di luce, di silenziosa compagnia, qualche risata.
E vento e quiete nella sera aspettando il freddo chiarore della luna.
Sensazioni di pace che fanno dimenticare la fatica delle braccia, il sudore che brucia cadendo negli occhi, la pelle completamente rovinata nonostante la massima protezione solare.
Madre terra si è messa in comunicazione con la mi anima solitaria...




Immagine dal web


23 maggio 2009

anomalie meteo?

Che tristezza!
Già di mio sto diventando pigra e mi concedo raramente momenti di svago all'aria aperta, ma questa pioggia continua e questa primavera che non vuole arrivare contribuiscono non poco tarparmi le ali.
A quando un po' di sole?


19 maggio 2009

Metamorphosis



In questo momento sereno,  in questo momento atteso e ricercato con forza, respiro il tepore di un  sabato sera di maggio.
Osservo i fiori nei vasi, i bimbi che giocano, il cielo limpido.
Salgono alla mente altri cieli, altri momenti vissuti: attimi di felicità che si annodano come glicini e ondeggiano nell'aria.
E mi sento bruco strisciante, mi chiudo quieta nel bozzolo, mi libro in volo e divento farfalla.
Istantanee della mente e del cuore, metamorfosi di attimi di vita...




03 maggio 2009

libertà di coscienza




Dato che non penseremo mai nello stesso modo e vedremo la verità per frammenti e da diversi angoli di visuale, la regola della nostra condotta è la tolleranza reciproca.
La coscienza non è la stessa per tutti.
Quindi, mentre essa rappresenta una buona guida per la condotta individuale, I'imposizione di questa condotta a tutti sarebbe un'insopportaibile interferenza nella libertà di coscienza di ognuno.


                                          Mohandas Karamchand Gandhi


11 aprile 2009

le vie della pace

In occasione della S. Pasqua,  trascrivo questo stupendo testo Turoldiano, soprattutto per la sua carica di pace e di ottimismo, e di leggerezza.E' tratto dal volume "Le vie della pace".

Spero che le vie della Pace siano sempre aperte e praticabili.
IL mio pensiero va innanzitutto alla gente d'Abruzzo.


I


Io vorrei donare una cosa al Signore,

ma non so che cosa.
Andrò in giro per le strade
zufolando, così,
fino a che gli altri dicono: è pazzo!

29 marzo 2009

Stupida

A quante si addice questa canzone?! 

Che stupida che sei
tu non impari mai
il tuo equilibrio è un posto
che tu passi e te ne vai
e più stupida di te
sappi non ne troverai
quelle tue paure inutili
non finiranno..
Ma che stupida che sei
stupida un’altra volta
donna allo specchio di Fernando Botero
che parli ad uno specchio
e mai alla persona giusta
e da stupida che sei
tu non farai mai niente
sei una persona tra la gente ma
la gente mente sempre
imparare da sempre
camminare da sempre
e non capirai niente
hai sbagliato da sempre
ed è inutile adesso
che ti guardi a uno specchio
 che non sa chi sei
a uno specchio che non sa chi sei.
Che stupida che sei
che non ti sprechi mai
le tue poesie sono coriandoli  

22 marzo 2009

risarcimento

Ecco una poesia che amo molto.
Le avversità  possono fare inaridire i sentimenti e rendere la vita povera di tutto.
Ma alla fine, quando meno te lo aspetti, la vita può portare l’amore tanto sognato in gioventù e ormai non più sperato. Così la vita ricompensa di tutto ciò che non aveva dato prima.
Il linguaggio della poesia è veramente poetico e lirico, chiaro e semplice, con una sintassi leggera che dà alla poesia un respiro ampio e veloce.
I riferimenti classici e letterari  ne aumentano il livello letterario ed estetico.





La vita non sempre fa male,
può stracciarti le vele, rubarti il timone,
ammazzarti i compagni a uno a uno,
giocare ai quattro venti con la tua zattera,
salarti, seccarti il cuore
come la magra galletta che ti rimane,
per regalarti nell’ora
dell’ultimo naufragio
sulle tue vergogne di vecchio
i grandi occhi, il radioso
innamorato stupore
di Nausicaa.


  Gesualdo   Bufalino

18 marzo 2009

Vincent


Guarderò le stelle
com'erano la notte ad Arles,
appese sopra il tuo boulevard;
io sono dentro agli occhi tuoi,
Víncent.


20 dicembre 2008

Natale con un Paese davvero depresso

Dieci per cento in meno di spese per Natale. Meno panettone. Meno viaggi sulla neve o al caldo. Così dicono i sondaggi, pubblicati da esercenti che di certo erano interessati a evitare quel calo.

Colpa dell’euro, colpa del governo, colpa dei cattivi negozianti, dei produttori di materie prime, o dei mercati internazionali. Colpa di su e colpa di giù. Dovremo dedurre anche da questi dati che l’italiano, come han detto i giornali americani accogliendo il presidente Napolitano, sta un poco depresso? In che cosa consiste la 'depressione' italiana bisogna comprenderlo bene.

06 dicembre 2008

vergine madre

Ecco uno scrittore non teologo, non ecclesiastico,  non santo,  entrato in quella che è la liturgia della chiesa, nei vespri della Beata Vergine Maria.
Sono le poche parole "figlia del tuo Figlio"  che racchiudono in modo meraviglioso tutta la teologia della creazione, dell'incarnazione, della redenzione.
Bellissimi versi che realmente fanno credere che al sommo poeta sian stati ispirati direttamente da Dio.

25 novembre 2008

Passato


 I ricordi, queste ombre troppo lunghe
del nostro breve corpo,
questo strascico di morte
che noi lasciamo vivendo
i lugubri e durevoli ricordi,
eccoli già apparire:
melanconici e muti
fantasmi agitati da un vento funebre.
E tu non sei più che un ricordo.
Sei trapassata nella mia memoria.
Ora sì, posso dire che
che m'appartieni
e qualche cosa fra di noi è accaduto
irrevocabilmente.
Tutto finì, così rapito!   
Precipitoso e lieve
il tempo ci raggiunse.
Di fuggevoli istanti ordì una storia
ben chiusa e triste.
Dovevamo saperlo che l'amore
brucia la vita e fa volare il tempo.

                                      V.  Cardarelli


19 novembre 2008

In me

In me c’è qualcosa di rotto.
Sono come l’orologio che si ferma
poco dopo averlo caricato,
come il piatto incrinato che non torna
nuovo se anche
lo incolli con cura.


In me c’è qualcosa di schiacciato.
Sono come il tubetto di dentifricio
quando nulla ne esce
se anche lo premi,
come la pallina da ping-pong ammaccata
che non può tenere più in gioco
nemmeno un buon giocatore.


Ci sono oggetti distrutti e schiacciati
dal principio, senza motivo, in me:
l’ombrello che non sta aperto, il violino
fuori uso e i sandali coi cinturini rotti,
il rubinetto intasato, il flauto
sfiatato, la lampada consumata.


Eppure non mi perdo di morale,
l’ira non mi trascina, né mi tormento
come una volta, anzi mi auguro
di potermi riempire
di quelle cose inutili,
restando distrutto e schiacciato,
in questo trovando il mio orgoglio.


                                                    Kikuo Takano

14 novembre 2008

Novembre

Ecco una canzone di Giusy Ferreri che mi piace molto per il testo, il ritmo, la voce particolarissima e la sottile ironia interpretativa.

Ho difeso le mie scelte io ho
creduto nelle attese io ho
saputo dire spesso di no
con te non ci riuscivo.
Ho indossato le catene io ho
i segni delle pene lo so
che non volendo ricorderò
quel pugno nello stomaco.

02 novembre 2008

la morte buona

Durare è peggiorare.
Capisco adesso perché la morte è buona: mette fine al discendere.

                             Primo Mazzolari

01 novembre 2008

la tovaglia

Le dicevano: - Bambina!
che tu non lasci mai stesa,
dalla sera alla mattina,
ma porta dove l'hai presa,
la tovaglia bianca, appena
ch'è terminata la cena!
Bada, che vengono i morti!
i tristi, i pallidi morti!

28 ottobre 2008

sarà vero?

"E quando poi davanti a te si apriranno tante strade e non saprai quale prendere, non imboccarne una a caso, ma siediti e aspetta. Respira con la profondità fiduciosa con cui hai respirato il giorno in cui sei venuta al mondo, senza farti distrarre da nulla, aspetta e aspetta ancora. Stai ferma, in silenzio, e ascolta il tuo cuore. Quando poi ti parla, alzati e và dove lui ti porta."  
              
                                 Susanna Tamaro




Il dubbio - Mariano Chelo

10 settembre 2008

paura di...

Proseguendo il mio cammino, inceppando qua e là, annaspando su mezze verità e molte delusioni, penso che sia opportuno fare il vuoto dentro.
Penso sia utile azzerare le conoscenze pregresse, pur non dimenticandole.
Cancellare quello che è fuori di me e che in vario modo ha influito sul mio pensiero.
Ripartire dall'ascolto dei miei bisogni per scoprire se vi siano strade nuove, strade inesplorate atte al raggiungimento di qualcosa.
Già, ma cosa?!
E' così grande lo spazio fuori di me che vorrei spiccare il volo.
Ma la stessa immensità mi fa rattrappire, mi  spaventa.
Rimango immobile, sospesa nel vuoto: l'anima vorrebbe lanciarsi,
ma il corpo si aggrappa alla roccia.


20 giugno 2008

L'ignoranza



"L'ignoranza è la palpebra dell'anima. La cali e puoi dormire e anche sognare." 

                                                                                                                  Ugo Ojetti

                                                                                                                       



23 maggio 2008

viaggiare



L'uomo che viaggia solo può partire oggi; ma chi viaggia in compagnia
deve aspettare che l'altro sia pronto.


Henry David Thoreau 

Quante riflessioni si potrebbero fare...



10 maggio 2008

associazioni mentali

Vi è mai capitato di  fare associazioni mentali inaspettate?
Credo di sì!
Non intendo scomodare Locke con la sua Associazione di idee, né addentrarmi in disquisizioni filosofiche sul perché i criteri con cui i pensieri vengono formulati siano diversi da quelli usati nell’espressione verbale delle idee. 
Le idee vengono legate le une alle altre in modo apparentemente illogico, per caso, per consuetudine, o secondo criteri complessi.
Quando un’idea viene alla mente essa ne richiama immediatamente un’altra attraverso questi legami.

23 marzo 2008

Resurrezione

Suono di campane,
voce che trasvola sul mondo,
canto che piove dal cielo sulla terra,
nella città sorda e irrequieta,
e nel silenzio dei colli
ove, nel pallore argenteo,
le bacche d'olivo maturano il dono di pace.
Suono che viene a te,
quale alleluia pasquale,
a offrirti la gioia di ogni primavera,
a chiamarti alla rinascita;
a dirti che la terra rifiorisce
se il tuo cuore si aprirà come un boccio,
che ripete un gesto d'amore e di speranza,
levando il mite ramoscello
in questa chiara alba di risurrezione!

                               G. D'Annunzio


18 marzo 2008

per il mattino di pasqua

Io vorrei donare una cosa
al Signore,
ma non so che cosa.
Andrò in giro per le strade
e mi fermerò soprattutto
coi bambini
a giocare in periferia,
e poi lascerò un fiore
ad ogni finestra dei poveri
e saluterò chiunque incontrerò
per via.
E poi suonerò con le mie mani
le campane sulla torre.
Andrò nel bosco questa notte
e abbraccerò gli alberi
e starò in ascolto dell'usignolo,
quell'usignolo che canta
sempre solo
da mezzanotte all'alba.
E poi andrò a lavarmi nel fiume
e all'alba passerò sulle porte
di tutti i miei fratelli
e dirò a ogni casa: - Pace.!


David Maria Turoldo