Tre fiammiferi accesi uno per uno nella notte
Il primo per vederti tutto il viso
Il secondo per vederti gli occhi
L'ultimo per vedere la tua bocca
E tutto il buio per ricordarmi queste cose
Mentre ti stringo fra le braccia.
Jacques Prévert
" L'unico tiranno che accetto in questo mondo è la voce silenziosa dentro di me "- Gandhi
16 marzo 2014
13 marzo 2014
La felicità
Fin quando dai la caccia alla felicità,
non sei maturo per essere felice,
anche se quello che più ami è già tuo.
Fin quando ti lamenti del perduto
ed hai solo mete e nessuna quiete,
non conosci ancora cos’è pace.
Solo quando rinunci ad ogni desiderio
e non conosci né meta né brama
e non chiami per nome la felicità,
Allora le onde dell’accadere non ti
raggiungono più e il tuo cuore
e la tua anima hanno pace.
Herman Hesse
non sei maturo per essere felice,
anche se quello che più ami è già tuo.
Fin quando ti lamenti del perduto
ed hai solo mete e nessuna quiete,
non conosci ancora cos’è pace.
Solo quando rinunci ad ogni desiderio
e non conosci né meta né brama
e non chiami per nome la felicità,
Allora le onde dell’accadere non ti
raggiungono più e il tuo cuore
e la tua anima hanno pace.
Herman Hesse
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07 marzo 2014
riapro
Dopo un lunghissimo periodo di assenza e chiusura del blog, sono tornata per renderlo visibile a chi vorrà visitarlo.
C'è da fare ancora molto lavoro per sistemare quanto pubblicato e non in precedenza.
Ne approfitto per offrire un fiore a ogni donna, rimarcando che per me conta quello che le donne hanno saputo fare nel corso degli anni, dalle conquiste sociali a quelle economiche e politiche.
Ma ancora di più voglio porgere un fiore a tutte le donne vittime di discriminazione e di violenza in ogni parte del mondo.
16 dicembre 2011
arrivo
Sono appena arrivata qui, immigrata da Splinder dove il mio blog aveva per titolo "L'eco del silenzio".
Inizialmente firmavo ogni lavoro come Symphony, successivamente come Cecilia C. prima di passare al mio vero nome.
Sto cercando di orientarmi, sembra abbastanza facile.
Tuttavia sto riscontrando difficoltà nella correttezza delle date e dei commenti (non sempre corrispondono ai post); per cui dovrò controllare manualmente ogni pubblicazione.
Sto cercando di orientarmi, sembra abbastanza facile.
Tuttavia sto riscontrando difficoltà nella correttezza delle date e dei commenti (non sempre corrispondono ai post); per cui dovrò controllare manualmente ogni pubblicazione.
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15 gennaio 2011
quale miracolo?
Quel freddo mattino di gennaio mi riservava una grandissima sorpresa.
La sera precedente ero andata a letto con il morale sotto zero causato da una sottile e persistente sensazione di sconfitta e con la convinzione che la mia vita era stata cambiata in un attimo.
Non pregavo da tantissimo tempo perché il mio credo si è trasformato gradualmente avviandosi sempre più verso l’agnosticismo.
Forse il dolore acuto o la disperazione mi fece scoppiare in lacrime e, nascosta sotto la coperta, supplicai la Madonna della Madia dicendole:
“non ti ho mai chiesto nulla, ti ho portata comunque nel cuore, adesso ti supplico di farmi camminare”.
Al mattino, armata di buona volontà, mi sono messa in ordine e poi ho cercato di rifarmi il letto ( non mi piaceva come lo rifacevano gli infermieri).
Arrancavo per passare da una parte all’altra quando un pensiero ha squarciato la mente: e se la Madonna della Madia mi avesse ascoltata?
Così ho assunto la posizione eretta senza allontanarmi dal letto nel timore di cadere e ho tentato qualche passo senza tutori.
Il cuore quasi mi scoppiava nel petto!
Avevo mosso tre passi da sola.
Mi sono seduta sul letto e ho pianto di gioia.
Quindi potevo continuare a metterci tutta la volontà per cercare di superare le difficoltà, non curandomi del dolore .
Qualche progresso è stato fatto ma ogni notte è un tormento perché nessuna posizione di riposo va bene e ogni mattina occorre un grosso impegno e il coraggio della sofferenza per avviare i primi passi.
Poi gironzolo per casa a passo di lumaca appoggiandomi alla stampella.
Zoppicando cerco di riprendere il controllo della casa dopo mesi di totale abbandono.
![]() |
| Madonna della Madia |
24 marzo 2010
22 marzo 2010
I poeti
I poeti lavorano di notte quando
il tempo non urge su di loro,
quando tace il rumore della folla
e termina il linciaggio delle ore.
I poeti lavorano nel buio
come falchi notturni od usignoli
dal dolcissimo canto
e temono di offendere Iddio.
Ma i poeti, nel loro silenzio
fanno ben più rumore
di una dorata cupola di stelle.
Alda Merini
il tempo non urge su di loro,
quando tace il rumore della folla
e termina il linciaggio delle ore.
I poeti lavorano nel buio
come falchi notturni od usignoli
dal dolcissimo canto
e temono di offendere Iddio.
Ma i poeti, nel loro silenzio
fanno ben più rumore
di una dorata cupola di stelle.
Alda Merini
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17 marzo 2010
linea piatta
Ho appena risolto un fastidioso problema, un'ennesima seccatura.
Me ne sto qui, chiusa nella mia stanza,sola con i miei pensieri.
Vedo scorrere piccole istantanee catturate dalla mente.
E' uno srotolarsi lento...
Non mi sorprendo nemmeno più di non provare emozioni nel ripercorrere certe tappe.
La vita emotiva sta diventando una linea piatta.
Mi avvolge un senso di gelo: è la primavera che per me non tornerà mai più...
Me ne sto qui, chiusa nella mia stanza,sola con i miei pensieri.
Vedo scorrere piccole istantanee catturate dalla mente.
E' uno srotolarsi lento...
Non mi sorprendo nemmeno più di non provare emozioni nel ripercorrere certe tappe.
La vita emotiva sta diventando una linea piatta.
Mi avvolge un senso di gelo: è la primavera che per me non tornerà mai più...
03 marzo 2010
Il silenzio
Ascolta, figlio mio, il silenzio
Un silenzio dove scivolano valli ed echi
E che inclina le fronti
al suolo...
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22 febbraio 2010
L'assiuolo
In questo componimento poetico, Pascoli vuole esprimere l’incombere dei ricordi e della morte, che impedisce al poeta di godere pienamente la magia di una notte di luna perché è avvolto dal mistero e dall’angoscia della morte.
La voce dell'assiuolo, il suo chiù, inzialmente sembra di passaggio, ma di strofa in strofa diventa più angoscioso, fino ad arrivare a un pianto di morte che gli fa emergere ricordi tristi e tormentati.
Il verso dell'uccello notturno sembra quasi la voce del suo cuore angosciato.
Dov’era la luna? ché il cielo
notava in un’alba di perla,
ed ergersi il mandorlo e il melo
parevano a meglio vederla.
Venivano soffi di lampi
da un nero di nubi laggiù;
veniva una voce dai campi:
chiù...
La voce dell'assiuolo, il suo chiù, inzialmente sembra di passaggio, ma di strofa in strofa diventa più angoscioso, fino ad arrivare a un pianto di morte che gli fa emergere ricordi tristi e tormentati.
Il verso dell'uccello notturno sembra quasi la voce del suo cuore angosciato.
Dov’era la luna? ché il cielo
notava in un’alba di perla,
ed ergersi il mandorlo e il melo

parevano a meglio vederla.
Venivano soffi di lampi
da un nero di nubi laggiù;
veniva una voce dai campi:
chiù...
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23 dicembre 2009
02 ottobre 2009
non violenza
2 ottobre: giornata internazionale della non violenza, promossa dall'Onu
«Meglio essere violenti se c'è violenza nel nostro cuore, che mettersi il mantello della non violenza per mascherare la debolezza.»
Mahatma Gandhi
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aforismi
20 settembre 2009
Il regalo più grande
Qualcosa di dolce
Qualcosa di raro
Non un comune regalo
Di quelli che hai perso
O mai aperto
O lasciato in treno
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musica
15 settembre 2009
madre terra
Più passa il tempo e più la mia mente si confonde, si perde.
Lavora silenziosa rifuggendo la parola.
E, per quanto inspiegabile possa apparire, impone al corpo di muoversi e di stancarsi.
Attraverso la stanchezza fisica essa accarezza la speranza di oblio.
Così, nonostante la mia inesperienza, mi sono data anche al lavoro dei campi.
Un'esperienza di fatica, di sole, di caldo, di luce, di silenziosa compagnia, qualche risata. E vento e quiete nella sera aspettando il freddo chiarore della luna.
Sensazioni di pace che fanno dimenticare la fatica delle braccia, il sudore che brucia cadendo negli occhi, la pelle completamente rovinata nonostante la massima protezione solare.
Madre terra si è messa in comunicazione con la mi anima solitaria...

Immagine dal web
Lavora silenziosa rifuggendo la parola.
E, per quanto inspiegabile possa apparire, impone al corpo di muoversi e di stancarsi.
Attraverso la stanchezza fisica essa accarezza la speranza di oblio.
Così, nonostante la mia inesperienza, mi sono data anche al lavoro dei campi.
Un'esperienza di fatica, di sole, di caldo, di luce, di silenziosa compagnia, qualche risata. E vento e quiete nella sera aspettando il freddo chiarore della luna.
Sensazioni di pace che fanno dimenticare la fatica delle braccia, il sudore che brucia cadendo negli occhi, la pelle completamente rovinata nonostante la massima protezione solare.
Madre terra si è messa in comunicazione con la mi anima solitaria...

Immagine dal web
23 maggio 2009
anomalie meteo?
Che tristezza!
Già di mio sto diventando pigra e mi concedo raramente momenti di svago all'aria aperta, ma questa pioggia continua e questa primavera che non vuole arrivare contribuiscono non poco tarparmi le ali.
A quando un po' di sole?
Già di mio sto diventando pigra e mi concedo raramente momenti di svago all'aria aperta, ma questa pioggia continua e questa primavera che non vuole arrivare contribuiscono non poco tarparmi le ali.
A quando un po' di sole?
19 maggio 2009
Metamorphosis
In questo momento sereno, in questo momento atteso e ricercato con forza, respiro il tepore di un sabato sera di maggio.
Osservo i fiori nei vasi, i bimbi che giocano, il cielo limpido.
Salgono alla mente altri cieli, altri momenti vissuti: attimi di felicità che si annodano come glicini e ondeggiano nell'aria.
E mi sento bruco strisciante, mi chiudo quieta nel bozzolo, mi libro in volo e divento farfalla.
Istantanee della mente e del cuore, metamorfosi di attimi di vita...
03 maggio 2009
libertà di coscienza
Dato che non penseremo mai nello stesso modo e vedremo la verità per frammenti e da diversi angoli di visuale, la regola della nostra condotta è la tolleranza reciproca.
La coscienza non è la stessa per tutti.
Quindi, mentre essa rappresenta una buona guida per la condotta individuale, I'imposizione di questa condotta a tutti sarebbe un'insopportaibile interferenza nella libertà di coscienza di ognuno.
La coscienza non è la stessa per tutti.
Quindi, mentre essa rappresenta una buona guida per la condotta individuale, I'imposizione di questa condotta a tutti sarebbe un'insopportaibile interferenza nella libertà di coscienza di ognuno.
Mohandas Karamchand Gandhi
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11 aprile 2009
le vie della pace
In occasione della S. Pasqua, trascrivo questo stupendo testo Turoldiano, soprattutto per la sua carica di pace e di ottimismo, e di leggerezza.E' tratto dal volume "Le vie della pace".Spero che le vie della Pace siano sempre aperte e praticabili.
IL mio pensiero va innanzitutto alla gente d'Abruzzo.
I
Io vorrei donare una cosa al Signore,
ma non so che cosa.
Andrò in giro per le strade
zufolando, così,
fino a che gli altri dicono: è pazzo!
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29 marzo 2009
Stupida
A quante si addice questa canzone?!
Che stupida che sei
tu non impari mai
il tuo equilibrio è un posto
che tu passi e te ne vai
e più stupida di te
sappi non ne troverai
quelle tue paure inutili
non finiranno..
Ma che stupida che sei
stupida un’altra volta
che parli ad uno specchio
e mai alla persona giusta
e da stupida che sei
tu non farai mai niente
sei una persona tra la gente ma
la gente mente sempre
imparare da sempre
camminare da sempre
e non capirai niente
hai sbagliato da sempre
ed è inutile adesso
che ti guardi a uno specchio
che non sa chi sei
a uno specchio che non sa chi sei.
Che stupida che sei
che non ti sprechi mai
le tue poesie sono coriandoli
Che stupida che sei
tu non impari mai
il tuo equilibrio è un posto
che tu passi e te ne vai
e più stupida di te
sappi non ne troverai
quelle tue paure inutili
non finiranno..
Ma che stupida che sei
stupida un’altra volta
![]() |
| donna allo specchio di Fernando Botero |
e mai alla persona giusta
e da stupida che sei
sei una persona tra la gente ma
la gente mente sempre
imparare da sempre
camminare da sempre
e non capirai niente
hai sbagliato da sempre
ed è inutile adesso
che ti guardi a uno specchio
che non sa chi sei
a uno specchio che non sa chi sei.
Che stupida che sei
che non ti sprechi mai
le tue poesie sono coriandoli
22 marzo 2009
risarcimento
Ecco una poesia che amo molto.
Le avversità possono fare inaridire i sentimenti e rendere la vita povera di tutto.
Ma alla fine, quando meno te lo aspetti, la vita può portare l’amore tanto sognato in gioventù e ormai non più sperato. Così la vita ricompensa di tutto ciò che non aveva dato prima.
Il linguaggio della poesia è veramente poetico e lirico, chiaro e semplice, con una sintassi leggera che dà alla poesia un respiro ampio e veloce.
I riferimenti classici e letterari ne aumentano il livello letterario ed estetico.
Le avversità possono fare inaridire i sentimenti e rendere la vita povera di tutto.
Ma alla fine, quando meno te lo aspetti, la vita può portare l’amore tanto sognato in gioventù e ormai non più sperato. Così la vita ricompensa di tutto ciò che non aveva dato prima.
Il linguaggio della poesia è veramente poetico e lirico, chiaro e semplice, con una sintassi leggera che dà alla poesia un respiro ampio e veloce.
I riferimenti classici e letterari ne aumentano il livello letterario ed estetico.
La vita non sempre fa male,
può stracciarti le vele, rubarti il timone,
ammazzarti i compagni a uno a uno,
giocare ai quattro venti con la tua zattera,
salarti, seccarti il cuore
come la magra galletta che ti rimane,
per regalarti nell’ora
dell’ultimo naufragio
sulle tue vergogne di vecchio
i grandi occhi, il radioso
innamorato stupore
di Nausicaa.
può stracciarti le vele, rubarti il timone,
ammazzarti i compagni a uno a uno,
giocare ai quattro venti con la tua zattera,
salarti, seccarti il cuore
come la magra galletta che ti rimane,
per regalarti nell’ora
dell’ultimo naufragio
sulle tue vergogne di vecchio
i grandi occhi, il radioso
innamorato stupore
di Nausicaa.
Gesualdo Bufalino
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19 marzo 2009
20 dicembre 2008
Natale con un Paese davvero depresso
Dieci per cento in meno di spese per Natale. Meno panettone. Meno viaggi sulla neve o al caldo. Così dicono i sondaggi, pubblicati da esercenti che di certo erano interessati a evitare quel calo.
Colpa dell’euro, colpa del governo, colpa dei cattivi negozianti, dei produttori di materie prime, o dei mercati internazionali. Colpa di su e colpa di giù. Dovremo dedurre anche da questi dati che l’italiano, come han detto i giornali americani accogliendo il presidente Napolitano, sta un poco depresso? In che cosa consiste la 'depressione' italiana bisogna comprenderlo bene.
Colpa dell’euro, colpa del governo, colpa dei cattivi negozianti, dei produttori di materie prime, o dei mercati internazionali. Colpa di su e colpa di giù. Dovremo dedurre anche da questi dati che l’italiano, come han detto i giornali americani accogliendo il presidente Napolitano, sta un poco depresso? In che cosa consiste la 'depressione' italiana bisogna comprenderlo bene.
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06 dicembre 2008
vergine madre
Ecco uno scrittore non teologo, non ecclesiastico, non santo, entrato in quella che è la liturgia della chiesa, nei vespri della Beata Vergine Maria.
Sono le poche parole "figlia del tuo Figlio" che racchiudono in modo meraviglioso tutta la teologia della creazione, dell'incarnazione, della redenzione.
Bellissimi versi che realmente fanno credere che al sommo poeta sian stati ispirati direttamente da Dio.
Sono le poche parole "figlia del tuo Figlio" che racchiudono in modo meraviglioso tutta la teologia della creazione, dell'incarnazione, della redenzione.
Bellissimi versi che realmente fanno credere che al sommo poeta sian stati ispirati direttamente da Dio.
25 novembre 2008
Passato
I ricordi, queste ombre troppo lunghe del nostro breve corpo,
questo strascico di morte
che noi lasciamo vivendo
i lugubri e durevoli ricordi,
eccoli già apparire:
melanconici e muti
fantasmi agitati da un vento funebre.
E tu non sei più che un ricordo.
Sei trapassata nella mia memoria.
Ora sì, posso dire che
che m'appartieni
e qualche cosa fra di noi è accaduto
irrevocabilmente.
Tutto finì, così rapito!
Precipitoso e lieve
il tempo ci raggiunse.
Di fuggevoli istanti ordì una storia
ben chiusa e triste.
Dovevamo saperlo che l'amore
brucia la vita e fa volare il tempo.
V. Cardarelli
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19 novembre 2008
In me
In me c’è qualcosa di rotto.
Sono come l’orologio che si ferma
poco dopo averlo caricato,
come il piatto incrinato che non torna
nuovo se anche
lo incolli con cura.
In me c’è qualcosa di schiacciato.
Sono come il tubetto di dentifricio
quando nulla ne esce
se anche lo premi,
come la pallina da ping-pong ammaccata
che non può tenere più in gioco
nemmeno un buon giocatore.
Ci sono oggetti distrutti e schiacciati
dal principio, senza motivo, in me:
l’ombrello che non sta aperto, il violino
fuori uso e i sandali coi cinturini rotti,
il rubinetto intasato, il flauto
sfiatato, la lampada consumata.
Eppure non mi perdo di morale,
l’ira non mi trascina, né mi tormento
come una volta, anzi mi auguro
di potermi riempire
di quelle cose inutili,
restando distrutto e schiacciato,
in questo trovando il mio orgoglio.
Kikuo Takano
Sono come l’orologio che si ferma
poco dopo averlo caricato,
come il piatto incrinato che non torna
nuovo se anche
lo incolli con cura.

In me c’è qualcosa di schiacciato.
Sono come il tubetto di dentifricio
quando nulla ne esce
se anche lo premi,
come la pallina da ping-pong ammaccata
che non può tenere più in gioco
nemmeno un buon giocatore.
Ci sono oggetti distrutti e schiacciati
dal principio, senza motivo, in me:
l’ombrello che non sta aperto, il violino
fuori uso e i sandali coi cinturini rotti,
il rubinetto intasato, il flauto
sfiatato, la lampada consumata.
Eppure non mi perdo di morale,
l’ira non mi trascina, né mi tormento
come una volta, anzi mi auguro
di potermi riempire
di quelle cose inutili,
restando distrutto e schiacciato,
in questo trovando il mio orgoglio.
Kikuo Takano
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14 novembre 2008
Novembre
Ecco una canzone di Giusy Ferreri che mi piace molto per il testo, il ritmo, la voce particolarissima e la sottile ironia interpretativa.
Ho difeso le mie scelte io ho
creduto nelle attese io ho
saputo dire spesso di no
con te non ci riuscivo.
Ho indossato le catene io ho
i segni delle pene lo so
che non volendo ricorderò
quel pugno nello stomaco.
Ho difeso le mie scelte io ho
creduto nelle attese io ho
saputo dire spesso di no
con te non ci riuscivo.
Ho indossato le catene io ho
i segni delle pene lo so
che non volendo ricorderò
quel pugno nello stomaco.
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02 novembre 2008
la morte buona
Durare è peggiorare.
Capisco adesso perché la morte è buona: mette fine al discendere.
Primo Mazzolari
Capisco adesso perché la morte è buona: mette fine al discendere.
Primo Mazzolari

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01 novembre 2008
la tovaglia
Le dicevano: - Bambina!
che tu non lasci mai stesa,
dalla sera alla mattina,
ma porta dove l'hai presa,
la tovaglia bianca, appena
ch'è terminata la cena!
Bada, che vengono i morti!
i tristi, i pallidi morti!
che tu non lasci mai stesa,
dalla sera alla mattina,
ma porta dove l'hai presa,
la tovaglia bianca, appena
ch'è terminata la cena!
Bada, che vengono i morti!
i tristi, i pallidi morti!
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