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01 marzo 2005

Afferro le sue mani


Afferro le sue mani
e la stringo al mio petto.
Tento di riempire le mie braccia
della sua bellezza,
di depredare con i baci
il suo dolce sorriso,
di bere i suoi bruni sguardi
con i miei occhi.
Ma dov'è?
Chi può spremere l'azzurro dal cielo?

Cerco di afferrare la bellezza;
essa mi elude
lasciando soltanto il corpo
nelle mie mani.
Stanco e frustrato mi ritraggo.
Come può il corpo toccare
il fiore che soltanto
lo spirito riesce a sfiorare?


 Rabindranath Tagore

1 commento:

  1. utente anonimo1/3/05 01:35

    ciao..solo una breve preghiera ti rivolgo: continua a scrivere,simphony, rendici partecipi delle tue emozioni perchè:
    "Perchè dolore è più dolor, se tace"
    -Giovanni Pascoli-
    grazie ,M.G.C.

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